I saldi estivi 2022 partono ufficialmente venerdì 1 luglio in Sicilia, la prima regione in Italia a far scattare le vendite scontate. Sabato 2 luglio toccherà invece a quasi tutte le altre regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto. Nessuna data ufficiale per Trento e provincia.
I saldi sono molto attesi sia dai consumatori che dai commercianti. Un’occasione per la ripresa del commercio, martoriato dalla crisi scatenata dalla pandemia che potrebbe ridare un pò di sollievo dopo lunghi periodi di sofferenza e inattività. Gli sconti interesseranno diversi comparti: abbigliamento, calzature, articoli sportivi, oggettistica e non solo.
L’Assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano, ha firmato il decreto che programma l’inizio dei saldi il primo luglio 2022, fino al 15 settembre e sarà possibile effettuare vendite promozionali nei giorni precedenti l’avvio degli sconti. “Dopo il periodo acuto della pandemia – ha commentato Turano – che ha stravolto il calendario dell’ultimo biennio si torna alla programmazione che, oltre che essere prevista dalla legge, è uno strumento fondamentale che permette a commercianti e consumatori di potersi organizzare con congruo anticipo”.
Trasparenza e sicurezza, i consigli di Confcommercio
Confcommercio ha stilato alcune indicazioni da seguire per lo svolgimento dei saldi in trasparenza e sicurezza. Prima di toccare i prodotti è consigliata la pulizia delle mani, ma non è obbligatoria, attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti. I clienti non devono indossare la mascherina. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Si possono provare i capi negli appositi camerini senza dover indossare mascherine. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.
Come distinguere le offerte
Attenzione al cartellino: il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo di partenza, lo sconto e il prezzo finale su ciascun capo in modo chiaro e ben leggibile. Per essere sicuro della veridicità dello sconto, si può controllare i prezzi dei capi che si pensa di acquistare nei giorni precedenti l’inizio dei saldi, per poi verificare che, con gli sconti, non vengano maggiorati. I commercianti sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici, quali carte di debito o credito, e non deve essere richiesto alcun pagamento extra per questa scelta. Per poter cambiare o restituire un prodotto acquistato, è sempre fondamentale conservare lo scontrino fiscale.
Come restituire i prodotti acquistati
Se il prodotto acquistato è difettoso o non funziona, il consumatore ha diritto a restituirlo e chiederne la riparazione o la sostituzione entro due mesi dall’acquisto; ma se riparazione e sostituzione dovessero risultare troppo onerosi per il venditore, o risultasse impossibile cambiare la merce, si avrà diritto alla restituzione dei soldi o alla riduzione del prezzo, sempre a scelta del consumatore. Invece, restituire la merce acquistata solamente perché non ci soddisfa, anche se perfettamente integra e funzionante, è possibile solo nel caso di acquisti a distanza (sia sul web, che per telefono o corrispondenza): in questo caso, il consumatore può restituire i prodotti acquistati entro quattordici giorni dal loro ricevimento senza necessità di addurre alcuna motivazione, avendo comunque diritto al rimborso delle spese.
Se possibile, provare sempre i vestiti prima di acquistarli; infatti, la possibilità di restituire la merce non gradita ed, eventualmente, di cambiarla con altra resta una possibilità che il venditore può concedere al cliente, ma non un obbligo. Prima di procedere all’acquisto, ricordare di chiedere al venditore se è possibile effettuare un cambio e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo. Tenere anche bene a mente che la possibilità di provare gli abiti prima dell’acquisto è rimessa alla discrezionalità del negoziante, ma il consiglio è di diffidare di quei negozianti che non permettono di far provare i capi di abbigliamento o che per farli provare ti chiedono un anticipo.
I consigli per gli acquisti on-line
Per quanto riguarda gli acquisti on-line, fare attenzione a eventuali spese di spedizione o imposte, che potrebbero far lievitare notevolmente il prezzo iniziale. Inoltre, per pagare in sicurezza anche sul web, usa una connessione protetta, verifica che l’indirizzo web inizi per https (non http) ed accertati sempre che durante la transazione, in basso a destra della finestra, compaia l’immagine di un lucchetto.
E’ bene ricordare, inoltre, che per legge la merce si può restituire quando si acquista fuori dagli esercizi commerciali fisici entro 14 giorni. Per gli acquisti online è consigliabile verificare le condizioni di recesso applicate dal venditore online e ricordate che la garanzia vale anche per i prodotti acquistati online. Se il prodotto o il servizio acquistato hanno un difetto di conformità o di produzione si ha diritto alla sostituzione o al rimborso.
Come ogni anno, infine, il Codacons mette in guardia i consumatori da possibili fregature, e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante i saldi, tra cui conservare sempre lo scontrino e avere la garanzie che le vendite devono essere realmente di fine stagione.