Il 12 e il 13 luglio scorsi si è tenuta una “due giorni” di incontri tra la ministra del Turismo e i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati.
La ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha incontrato a Roma, il 12 e il 13 luglio scorsi, nella sede del dicastero, i rappresentanti delle parti sociali del settore. Una “due giorni” di incontri, prima con i sindacati e poi con le associazioni di categoria, per affrontare i temi più caldi del momento, come la questione dell’accessibilità dei territori e delle strutture ricettive, ma anche il tema degli affitti brevi e l’annosa questione del lavoro.
“Il turismo – ha commentato la ministra Santanché – rappresenta il 13% del Pil della nazione ed è centrale nelle politiche del governo. Per noi è fondamentale il confronto con chi il settore lo rappresenta, lo vive, lo conosce e quotidianamente affronta problemi e offre soluzioni. L’obiettivo è continuare a lavorare insieme per rendere sempre più strutturale il comparto e attuare strategie per gestirlo e organizzarlo al meglio così da renderlo realmente la prima risorsa della nazione.
Il Ministero ha inoltre annunciato che renderà permanente il tavolo di confronto con le associazioni datoriali, per analizzare periodicamente i singoli comparti turistici e trovare le soluzioni migliori, nell’ambito della visione indicata nel Piano strategico del turismo 2023-2027.
Durante l’evento si è anche discusso della mappatura delle aziende turistiche, un’azione fortemente voluta dalla ministra partendo proprio dai codici Ateco, per i quali il Ministero ha recentemente lanciato una consultazione.” Oggi ci troviamo – ha spiegato Santanché – in una condizione per cui un ristorante, ad esempio, non è riconosciuto come azienda turistica essendo così escluso non solo dai diritti e doveri, ma anche da rilevazioni o peggio da azioni di comparto come, ad esempio, dai benefici derivanti dagli incentivi del turismo. Una situazione, questa, che voglio affrontare e risolvere il prima possibile perché non è possibile fare economie di scala e scelte strategiche su un settore frammentato”.
Fipe: “bene il tavolo, un’occasione importante”
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la volontà di istituire un tavolo con le principali associazioni datoriali rappresentative del settore per continuare il confronto sulle tematiche più significative che riguardano l’industria turistica”. Queste le parole di Roberto Calugi, direttore generale di Fipe Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, al termine della seconda giornata di incontri.
Per la Federazione è stata un’occasione importante per discutere, tra le altre cose, dell’inquadramento delle imprese della ristorazione e dell’intrattenimento all’interno del comparto turistico. “Un punto molto caro a Fipe – ha proseguito Calugi – sul quale abbiamo riscontrato piena collaborazione e comprensione da parte del ministro”.
Nel corso della riunione, sono stati discussi alcuni temi di rilevanza strategica per il futuro del settore: dal regime di detassazione sulle mance alle misure di integrazione al reddito contenute nel decreto lavoro, passando per la formazione, la cui importanza è stata rimarcata con l’obiettivo di istituire delle progettualità strutturate vitali per lo sviluppo del comparto.
Federalberghi: “giudizio sospeso sul Ddl Affitti brevi”
Al tavolo con la ministra ha partecipato anche Federalberghi, la Federazione delle associazioni italiane alberghi e turismo, che ha concentrato la propria attenzione sul tema degli affitti brevi. “Abbiamo registrato – ha commentato il direttore generale, Alessandro Nucara – positivi avanzamenti sul tema degli standard minimi che gli appartamenti in locazione breve devono possedere, per ragioni di sicurezza e di conformità agli strumenti urbanistici, sui relativi controlli e sull’adeguamento (da quattro a due appartamenti) della soglia oltre la quale l’attività si presume svolta in forma imprenditoriale. Non possiamo invece nascondere il nostro disappunto per il passo indietro che si profila all’orizzonte sul ‘minimum stay’, che continuiamo a ritenere un elemento essenziale della riforma”. Il giudizio finale però della Federazione è rimasto per il momento sospeso, in attesa della lettura del testo ufficiale che sarà depositato in Parlamento.
Federalberghi ha poi illustrato alcune proposte a sostegno agli investimenti, sia per quanto riguarda il rifinanziamento dei bandi compresi nel Pnrr, sia per la definizione di una misura strutturale che favorisca la riqualificazione delle strutture, da finanziare con una parte dei proventi dell’imposta di soggiorno. La Federazione ha infine espresso la propria soddisfazione per le misure adottate di recente riguardo alla semplificazione dell’ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari e di riduzione del cuneo fiscale.
Fiavet: “approccio costruttivo sui temi del turismo”
Grande apprezzamento anche da parte di Fiavet, la Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, sull’incontro con la ministra Santanché, in particolare per il suo approccio costruttivo per i problemi del settore.
Le preoccupazioni sollevate dalla Federazione riguardano soprattutto i prossimi scioperi dl trasporto aereo europeo di agosto. “Sarebbe auspicabile – ha spiegato Fiavet – un lavoro congiunto tra i governi, mettendo il tema all’ordine del giorno del prossimo Consiglio d’Europa e segnalando la problematica alla direzione generale trasporti della Commissione Ue, per disporre un piano di emergenza in grado di garantire i livelli essenziali ai viaggiatori, senza mettere a rischio il lavoro di coloro che operano nel settore dei viaggi organizzati”. A livello nazionale sarebbe invece utile, per la Federazione, anche l’intervento della Commissione di Garanzia della legge sugli scioperi, per adottare misure preventive che assicurino i servizi pubblici essenziali.
La Federazione ha poi insistito sull’efficientamento della banca dati pubblica Infotrav, un strumento utile per censire le agenzie di viaggio e i tour operator autorizzati, per cercare di contrastare il fenomeno dell’abusivismo.
Fiavet ha infine chiesto alla ministra Santanché di farsi ambasciatrice presso il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per intervenire sul Codice Urbani, per consentire alle imprese che commercializzano prodotti italiani di utilizzare, in maniera più semplificata, le immagini iconiche dei nostri beni culturali per la realizzazione di materiali promozionali.
Fto: “Bene dialogo, ma risolvere nodi”
“Non possiamo che accogliere con favore il metodo del dialogo continuo instaurato dal Ministero del Turismo con le associazioni e gli stakeholder del settore”. Questo il commento di Franco Gattinoni, presidente di Fto, la Federazione del turismo organizzato, alla fine dell’incontro che ha poi aggiunto: “ora è importante concentrarsi sulle emergenze contingenti e sui nodi strutturali che riguardano soprattutto i trasporti, segnatamente quello aereo, la carenza di risorse umane e gli aspetti economico-finanziari”.
Da lungo tempo, la Federazione sta portando avanti una chiara battaglia sugli abusi che colpiscono il mercato dei voli, particolare quello dei “low cost”. “Ne stiamo discutendo anche con Mit e Mimit – ha proseguito Gattinoni – ma non dimentichiamo situazioni molto gravi a danno specialmente del turismo incoming: ad esempio la carenza di autisti di pullman e di guide turistiche”. Si tratta infatti solo di una parte di un problema più ampio, quello della mancanza di lavoratori nel comparto del turismo. Secondo la Federazione, la soluzione sarebbe di attrarre i giovani con una formazione aggiornata, ma con prospettive di retribuzione e di carriera più allettanti rispetto a oggi. “Ecco perché sarebbe utile – ha aggiunto Gattinoni – che governo e istituzioni sostenessero le aziende con ulteriori riduzioni del cuneo fiscale e contributivo a vantaggio, in special modo, dei dipendenti”.
Infine Fto ha segnalato le persistenti difficoltà economico finanziarie di molte imprese associate, soprattutto quelle micro e piccole. “In questa fase post-pandemica abbiamo ancora necessità di attenzione e sostegni. Bene che sia stata finalmente annunciata la prossima uscita dell’avviso per i 39 milioni di contributi Covid, immediatamente pagabili grazie al recepimento della nostra proposta di utilizzo del ‘de minimis’. Abbiamo anche richiesto di aumentare l’importo con eventuali risorse non assegnate sui precedenti bandi e Digitour, e rifinanziare il fondo indennizzo voucher a tutela di aziende e consumatori”, ha concluso Gattinoni.